Domenica 12 dicembre ore 10.30
Musica PER l’Ospedale
Auditorium Ottone Rosai, FIRENZE
LUCI ED OMBRE
Duo InContra
Camilla Patria, violoncello
Tommaso Fiorini, contrabbasso
Musiche di Rossini, Goltermann, Schnittke, Corelli, Barriere
Si accede con green pass valido
“Luci e ombre” si propone di immergere l’ascoltatore in un vero e proprio viaggio sonoro attraverso un alternarsi di brani che generano un forte contrasto tra chiarezza e oscurità. Questo contrasto, su cui si basa l’idea del programma, è reso possibile in primis dalla natura degli strumenti coinvolti, dotati di ampie possibilità timbriche e di registro, e successivamente dalla scelta del repertorio, in cui convivono brani come il luminoso e celebre Duetto di Rossini e il tenebroso Hymn Nr 2 di Alfred Schittke, impiegato anche nella colonna sonora del film Shutter Island. Al centro del programma si trovano anche due pagine curiose, che rientrano nel mondo delle trascrizioni e rielaborazioni: si tratta di un recentissimo arrangiamento della Follia di Corelli ad opera del contrabbassista del duo T. Fiorini e di un brano, Souvenirs de Bellini, in cui il violoncellista tedesco Georg Goltermann riprende temi operistici di Bellini ri-arrangiandoli per questa formazione in maniera molto fantasiosa e accattivante. Infine, si ritorna alla luce con la Sonata in Sol di Jean- Baptiste Barrière, originale per due violoncelli qui presentata nella versione che vede il contrabbasso al posto del secondo violoncello.
DUO INCONTRA Camilla Patria e Tommaso Fiorini si conoscono nel 2018 nell’ambito dei corsi annuali di Obiettivo Orchestra tenuti presso la scuola APM di Saluzzo dai professori d’orchestra della Filarmonica Teatro Regio Torino. Tra i due nasce una grande intesa musicale e la voglia di fare musica insieme, non solo in orchestra. Decidono pertanto di formare un duo e di iniziare ad esplorare il repertorio per questa insolita formazione cominciando proprio dal brano più celebre, il Duetto di Gioachino Rossini. Da qui il loro repertorio si allarga velocemente, toccando tutte le epoche e gli stili che hanno interessato e interessano questa formazione. Il duo si è perfezionato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino nell’ambito del Biennio di Musica d’Insieme sotto la guida del M.o Claudia Ravetto, conseguendo la laurea con il massimo dei voti e la lode. Nel novembre 2020 si aggiudicano il I Premio Assoluto e il Premio Crescendo per la sezione Musica da Camera del Concorso “Premio Crescendo – XI edizione” organizzato dall’A.Gi.Mus di Firenze. Nel giugno 2021 sono premiati con il Primo Premio al 22° Concorso Musicale Premio Placido Mandanici ottenendo anche il Premio Speciale Michele Giamboi per aver dato “maggior prova di sensibilità interpretativa e dedizione verso l’arte musicale”. Nel settembre 2021 ottengono il Primo Premio al MAP International Music Competition (Los Angeles, California, USA) per la categoria Musica da camera – Duo. Dal 2021 il duo entra a far parte dell’Associazione Nuovo Insieme Strumentale Italiano all’interno della quale coordina la direzione artistica della rassegna concertistica Panorami sonori e del Progetto Giovani della rassegna Suoni in movimento – Percorsi sonori nella rete museale biellese. La formazione vanta la dedica di due brani per loro concepiti: “Gravity” di Sandro Montalto, scritto nel 2019 e pubblicato nel 2020 da Da Vinci Edition, e “Drama” di Elena Ballario, ultimato nel gennaio 2021.
GUIDA ALL’ASCOLTO A CURA DEGLI STUDENTI DELLA IV E DEL LICEO MUSICALE DANTE
G. Rossini (1792- 1868) Nato tre mesi dopo la morte di Mozart a Pesaro, il 29 febbraio del 1792, Gioacchino Rossini fu un compositore fondamentale per il panorama musicale dell’epoca, sopratutto grazie alle sue opere liriche, tra cui ricordiamo il “barbiere di Siviglia”o “il Guglielmo Tell”. Dimostrò fin da subito di possedere un talento straordinario e studiò al conservatorio di Bologna dove approfondì le sue conoscenze in campo operistico, per poi dedicarsi proprio alla composizione di opere serie e buffe in Italia e nei principali teatri d’Europa. Si stabilì a Parigi nel 1824 e smise di comporre opere per dedicarsi invece ad esplorare nuove forme di scrittura musicale. Sul perché di questa scelta non vi è certezza, si ipotizza che rossini potesse aver avuto problemi di salute, forse la motivazione va ricercata in una mancanza di ispirazione o forse, più semplicemente, aveva raggiunto la stabilità finanziaria necessaria per potersi “ritirare”. Uno dei più grandi compositori italiani si spense il 1868 a Passy.
Duetto Rossini compose anche dei brani di musica da Camera, tra questi vi è un duetto per violoncello e contrabbasso. Il brano risale al 1824 e venne dedicato a Sir.David Salomons, che lo avrebbe eseguito assieme al contrabbassista Domenico Dragonetti. La composizione è molto particolare anche per la scelta dell’organico, i due strumenti sono infatti destinati ad essere raramente suonati di fronte ad una platea nelle vesti dei protagonisti. Il brano è in re maggiore e vi si può riconoscere una certa complessità armonica e contrappuntistica. I due strumenti alternano la funzione melodica a quella di accompagnamento e perciò hanno la stessa importanza ed è necessaria per l’esecuzione del brano grande padronanza della tecnica.
A. Schnittke (1934-1998) Un compositore molto più recente è invece Alfred Schnittke che nacque nel 1934 ad Engel’s, una città nella Russia meridionale. il compositore di origini ebraiche trascorse gran parte della propria in unione sovietica. Nel 1948 si trasferì a Mosca dove intraprese gli studi musicali al conservatorio della città, si diplomò egregiamente nel 1961 e iniziò ad insegnare nello stesso istituto l’anno seguente fino al 1972. In seguito compose numerose colonne sonore per la cinematografia. Nel 1985 purtroppo a causa di un ictus andò in coma e rischiò la propria vita più volte, questo contribuì a suscitare in lui una grande passione religiosa che lo avvicinò al cristianesimo, ciò si riconosce nelle sue composizioni che si fanno più solenni e mitiche. Nel 1990 lasciò l’unione sovietica nella quale ebbe in più occasioni problemi con la censura, tanto che gli venne nel 1980 proibito di uscire dai confini sovietici, e si trasferì ad Amburgo in Germania, per poi spengersi nel 1998.
Hymn Nr. 2 Il criptico inno numero 2 è una composizione che si distingue molto dal resto delle musiche di Schnittke, tanto che esiste addirittura chi dubita nell’attribuirne a lui il merito. Il brano si apre con una serie di accordi che crescono eseguiti su un pedale. Segue una sorta di musica da accompagnamento sulla quale poi si staglia il violoncello che esegue il tipico lamento a semitono. Successivamente riconosciamo il finale rapito dove violoncello e contrabbasso salgono raggiungendo la perfezione, ma su questo schema viene creata una crepa all’ultimo grazie all’utilizzo di semitoni e così il brano appareincredibilmente irrisolto.
A. Corelli (1653-1713) Uno dei più importanti musicisti e compositori del periodo barocco fu Arcangelo Corelli, che nacque a Fusignano il 17 Febbraio del 1653. Corelli studiò a Bologna per poi trasferirsi a Roma probabilmente intorno al 1675, suonò in numerose chiese della capitale fino a diventare parte del coro d’Arcadia, una delle più importanti realtà musicali dell’epoca. Nel 1702 si esibì a Napoli dove però si sentìnumioiato dal successo di altri violinisti locali, per questp tornò a Roma e continuò a ricoprire ruoli di prestigio nelle grandi orchestre. Morì l’8 Gennaio del 1713 a causa di un’ignota malattia e prima di morire stese un testamento nel quale venne concessa la libertà di scelta del suo luogo di sepoltura al Cardinale Ottobone e perciò non si ha certezza del suo luogo di sepoltura. Nonostante non si spostò molto in vita, il suo stile e le sue musiche si diffusero in tutta Italia e in Europa.
Variazioni sul tema della Follia (arrangiamento di T. Fiorini) la follia è un tema molto diffuso e importante per tutta la cultura musicale europea. Affermatasi probabilmente in Portogallo intorno al sedicesimo secolo la follia si diffuse in varie forme, tra coloro che ripresero la follia un nome importante è quello di Arcangelo Corelli la cui follia rimase inconclusa. Oggi ascolteremo un arrangiamento fatto da Tommaso Fiorini, contrabbassista del duo che si sta esibendo, dal momento che originariamente era una sonata per violino. Corelli sviluppa una serie di variazioni basate su uno stesso basso e sono molto presenti fioriture, cambi di tempo e abbellimenti.
J. Goltermann (1825-1876) nacque in Germania ad Amburgo il 15 Luglio 1825 e studiò violoncello a Dresda per poi insegnare al conservatorio di Praga per oltre un decennio dal 1850. Dal 1862 divenne membro dell’orchestra di corte della Città di Stoccarda, si ritirò poi in pensione nel 1870 per essere ricordato come uno dei più importanti violoncellisti e mentori tedeschi del Diciannovesimo secolo. Morì precocemente a Stoccarda nel 1876.
Souvenirs de Bellini Uno dei brani più importanti di questo compositore è proprio il brano proposto, che infatti è stato riarrangiato per molti altri strumenti ed è uno studio molto popolare tra i violoncellisti. La composizione souvenir de Bellini ripropone i temi operistici di Bellini più importanti in maniera innovativa. Il brano appare scuro e molto complesso. La linea melodica principale è detenuta dal violoncello che assieme al contrabbasso apre il pezzo che si fa sempre più concitato e forte. Il contrabbasso assume sempre più importanza mentre il violoncello ripropone in maniera sempre più travolgente e melismatica i temi di Bellini. Il tutto sfocia in un finale veloce e scattante che sale sempre più fino a trovare la conclusione effettiva in una cadenza molto caratteristica.
J. Barriere (1707-1747) È stato un compositore del Diciottesimo secolo francese, nacque il 2 Maggio 1707 a Bordeaux. Iniziò a studiare la viola e pubblico un repertorio per questo strumento ma quando il gusto dell’epoca preferì il violoncello egli divenne un virtuoso violoncellista, nel 1731 a Parigi entrò nell’Opéra national de Paris e riuscì ad entrare nelle grazie del Re Luigi XV nel 1733 e questo li permise di potersi dedicare maggiormente alla composizione. Nel 1737 fece un tour in Italia nella quale si trovava già dal 1736, successivamente tornò a Parigi e si esibì nel suo concerti più celebre, con il quale impressionò tutti i presenti e li venne concesso da sua maestà in persona di poter alloggiare nella stessa Versailles, purtroppo morì molto giovane in circostanze ignote nel 1747. Ciò che rese veramente celebre questo autore si trova nella sensibilità e nell’emotività delle sue opere che rispecchiano molto il gusto francese dell’epoca e questi brani hanno bisogno per essere eseguiti alte conoscenze dello strumento.
Sonata in Sol per violoncello e contrabbasso La sonata di Jean- Baptiste Barrière in sol maggiore è articolata in tre movimenti: nel primo movimento, andante,il violoncello e il contrabbasso, che sostituisce il secondo violoncello, si scambiano tema e accompagnamento e possiamo notare dei frammenti dove i due strumenti incrociano le proprie armonie. Nell’adagio, secondo movimento, la linea melodica rimane prevalentemente statica e il basso assume importanza. Il brano si chiude in maniera gloriosa e lucente con il terzo e ultimo movimento, allegro prestissimo, ricco di ripetizioni e a tratti anche di canoni.
Testo a cura di Ginevra Miceli e Alfredo Lascialfari



